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John Alkokozalis, inno

“إنّ هدف ترانيم الكنيسة جعل شرارة النّعمة المختبئة فينا تشتعل بصورة أسطع وأكثر دفء. فالتّراتيل والمزامّير والتّسابيح الرّوحية قد وُضعت كي تضرم الشّرارة وتحوّلها إلى لهيب” (ثيوفان الناسك)

John rimase orfano in tenera età da suo padre. Quanto a sua madre, era un'amante di Dio e pia. Così cominciò a instillare nel suo giovane figlio l'insegnamento dei Libri Sacri. Giovanni era saggio, puro, amava il sapere, aveva buoni costumi e aveva una bella voce, tanto che i suoi ascoltatori lo chiamavano (Angelo Fauno), che significa angelico. adornare.

I sultani di quell'epoca erano soliti cercare nelle città sotto il loro comando ragazzi intelligenti, intelligenti e ben curati, finché, quando li trovavano, li collocavano negli uffici del Sultanato. A quel tempo, catturarono quest'uomo felice, John, e lo portarono all'ufficio educativo del re per padroneggiare l'industria musicale. Dopo un breve periodo di tempo, e grazie alla sua mente acuta e al suo cuore sano, ha superato e superato tutti i suoi coetanei. Il re lo amava moltissimo e voleva sposarlo con una donna ricca e ricca.

Dopo un po’, il beato Giovanni notò che tutti i grandi uomini e i governanti gli rendevano il massimo onore a causa dell’amore del re per lui e per le sue canzoni melodiose e graziose. Ne fu rattristato, angosciato e timoroso di non privarsi della gloria celeste e della gioia eterna per amore dell'onore temporale.

Ecco perché cercava un'opportunità per liberarsi dai suoi doveri e lasciare il mondo. In quei giorni accadeva che il capo dei monasteri del Sacro Monte si recasse dal re per soddisfare una necessità. Quando Giovanni il Primate vide e conobbe la bellezza del suo cammino angelico, fu ansioso di andare al Sacro Monte, abbandonando ogni gloria, onore reale e immaginazione mondana. Così cominciò a togliersi quelle vesti e quegli abiti di seta e a indossare abiti logori e vili di lana, e prese in mano un bastone adatto e partì per il Monte Sacro.

فلما وصل إلى باب أحد الأديار سأله البوّاب: “من أين أنت وماذا تبغي وما هي صنعتك؟ “. فأجابه: “أودّ أن أصير راهباً وقد كنت قبلاً راعياً “.فأعلم البوّاب الرّئيس بذلك ففرح فرحاً عظيماً لأنّهم كانوا بحاجة لرجل نظيره. فجرّبوه مدّة من الزّمان ثم ألبسوه ملابس الرّهبان وأرسلوه إلى البريّة ليرعى أغنلم الدّير. فأطاع بفرح عظيم لإيثاره الهدوء والسّكوت. وكان يقوم بمهمّته هذه بغير كسل ولا توانٍ، مصلّياً للرّبّ بحرارة وبلا انقطاع.

Quanto al re, fu sopraffatto da una grande tristezza e dolore a causa della sua perdita. Quindi inviò la sua richiesta a ogni paese e città, ai monasteri, alle praterie e alle terre desolate per richiederlo. Allora i messaggeri giunsero al Monte Athos e perquisirono ogni luogo con un'indagine eloquente, ma nessuno lo riconobbe perché indossava abiti logori.

Un giorno, stava pascolando le pecore in un luogo vasto e solitario. Guardò qua e là e non trovò nessuno, così iniziò a recitare un inno elaborato con grande riverenza. Vicino a quel luogo c'era una grotta abitata da un eremita. Quando udì quel tono delizioso, dolcissimo, rimase stupito e uscì dalla grotta e vide uno spettacolo meraviglioso, miracoloso. Vide il pastore cantare e gli animali ritti senza pascolare, come rapiti dalla sua grazia angelica. Vedendo ciò, andò subito al monastero e raccontò l'accaduto all'abate. Questi mandò subito a condurre da lui Giovanni e gli disse:

– أقسم عليك بالله أن تقول لي الحقّ، أما أنت يوحنّا الكوكوزاليس المطلوب من قِبَلِ الملك؟.

– فخرّ يوحنّا على الأرض ساجداً أمام الرّئيس ملتمساً منه المسامحة والغفران بدموع غزيرة قائلاً: “أنا هو الخاطئ عبد قدسك. أنا هو الحقير الغير المستحق. فأتضرّع إليك وأسألك أن تدعني في هذه الخدمة الحقيرة التي كلّفتني بها منذ الابتداء كي لا يعلم الملك أنّي هنا فيأخذني قسراً من هذا الميناء الخلاصي.

– لا يهمّك الأمر يا ولدي بل تمّم عمل الطّاعة، وامكث عندنا ههنا في قلاية أعطيك إيّاها في الدير. وأنا أنطلق إلى الملك وأسأله أن يعفو ويصفح عنك وعنّا.

وبعد أيّام قلائل قصد الرّئيس الملك وخرّ جاثياً عند أقدامه قائلاً له: “أتضرّع إليك وأسأل عزّ سلطانك يا سيّدي أن تهبني واحداً من النّاس لخلاص نفسه وتعفو عنه.” فسأله الملك عن اسم المطلوب. فقال له الرئيس: ” إذ لم تهبني من لدنك حلماً وإشفاقاً واعداً إياي بصكّ مكتوب لا أجسر أن أبوح بإسمه “. حينئذ أمر الملك الكاتب فكتب له ما أراد وختم الملك وعده بيده. فقص له الرئيس عندئذ قضيّة الرّاهب يوحنّا الكوكوزاليس بالتّفصيل. فلمّا سمع منه الملك بكى بكاء شديداً واشتمله الفرح والحزن معاً. أمّا الفرح فلأنّ يوحنّا توشّح بالزي الملائكي بورع ونبذ كلّ لذّة ألميّة جسديّة. وأمّا الحزن فلإعطائه الرّئيس ذلك الصّك المدوّن بخط يده بحيث لم يعد بإمكانه استرجاع يوحنّا. فسكّن الرّئيس غيظ الملك وباركه ودعا له بطول العمر ثم رجع عائداً إلى ديره وأخبر الإخوة بما كان.

Pertanto, Giovanni rimase senza paura del re terreno come servitore e adoratore del re celeste. Cantava in chiesa e componeva inni e inni spirituali. Spinto dalla sua estrema pietà, costruì una chiesa fuori dal monastero e una cella nella quale rimase in silenzio per tutta la settimana tranne la domenica, quando veniva a cantare nella chiesa principale del monastero. La Madonna gli apparve due volte: la prima volta lo esortò ad essere attivo nel canto e la seconda volta lo informò della guarigione da una malattia alla gamba.

Giovanni era umile di cuore, gentile e tollerante. Prima di morire convocò i fratelli del suo monastero e pregò per loro, chiedendo loro di pregare a loro volta per lui e di seppellirlo dopo la sua morte nella Chiesa dell'Arcangelo, da lui stesso fatta costruire.

“كلّ راهب يقوم بعمله بتواضع ونكران ذات يؤهله الرب لتكون أواخره مقدّسة وسلاميّة”
(Padre Iosif di Optino)

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