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Gregory Palamas il Taumaturgo

La vita del nostro giusto padre nei santi Gregorio Palamas, il miracoloso e brillante arcivescovo di Salonicco del XIV secolo.

La sua biografia è stata scritta dal patriarca Filoteo di Costantinopoli. San Nicodemo di Atene ha riassunto questa biografia. Lo incluse nel suo famoso libro, Neo Eklogio, che contiene un gran numero di vite dei santi. Presentiamo qui la traduzione del testo di san Nicodemo contenuto nel suddetto libro.

Il nostro giusto e divino padre Gregorio nacque nell'anno 1269 nella città di Costantinopoli da una famiglia onorata e virtuosa. Suo padre era una persona molto capace, al punto che il re Andronico II lo nominò tra i suoi più importanti assistenti al Senato. Non solo questo re terreno lo amò e lo onorò, ma anche il re celeste lo glorificò con miracoli mentre era in vita. Si sa anche di suo padre che quando seppe che la sua morte si stava avvicinando, si fece monaco e indossò la veste monastica angelica, per cui il suo nome fu cambiato da Costantino a Costanzo. Poi lasciò il terreno per il celeste.

Dopo la morte del padre, Gregorio si dedicò all'acquisizione di varie scienze, ma fin da giovanissimo (1) Era difficile memorizzarlo a memoria. Decise quindi di non memorizzare nulla a memoria prima di inginocchiarsi tre volte con una preghiera fervente e davanti all'icona della Signora, la Madre di Dio. Così, con il suo aiuto, riuscì facilmente a memorizzarlo a memoria. Non solo l'aiuto della Santissima Vergine apparve in questa faccenda, ma ispirò anche il cuore del re ad aiutare la famiglia del santo in tutto ciò di cui avevano bisogno. Gregory ha fatto grandi progressi nella scienza (2) Tutti si meravigliano della sua saggezza e della sua capacità di gestire gli affari di corte. Anche il re era felice per lui e si aspettava da lui grandi risultati. Ma la mente di Gregorio era occupata da questioni più grandi e più elevate, cioè riguardo al Regno dei Cieli. Pensava alle cose celesti, non a quelle terrene.

Approfittò della presenza di alcuni monaci provenienti dal Sacro Monte (Monte Athos) a Costantinopoli per dialogare con loro e trarne beneficio. Lo guidarono ad allontanarsi dalla città e ad andare al Sacro Monte. Gli consigliarono di praticare le lotte della virtù prima di lasciare il mondo. Cominciò a lottare contro l'ammirazione, indossando abiti scadenti e cambiando il suo comportamento, le sue caratteristiche e il suo aspetto esteriore a tal punto che alcuni pensarono che fosse impazzito. Ma quell'uomo coraggioso non si è mai preoccupato di questo disprezzo e di questa umiliazione nei suoi confronti.

Nel monastero di Vatupadi

Praticava l'astinenza e il digiuno con entusiasmo al punto da accontentarsi di pane e acqua secondo il bisogno del suo corpo, rifuggendo dalla sazietà. Allo stesso modo, si sforzò di acquisire ogni virtù. Aveva circa vent'anni. Non ascoltò le chiamate del re e non aspettò con ansia le sue grandi promesse. Invece, convinse i membri della sua famiglia, i suoi parenti più stretti e i suoi servitori scelti ad accettare l’askim angelico. (3) Li collocò nei monasteri e partì per Costantinopoli nell'anno 1316 con i suoi fratelli Macario e Teodosio, diretti al Sacro Monte. (4) Dove si stabilì nel monastero di Vatopezi e studiò per mano del divino sceicco Nicodemo, che era un meraviglioso eremita esicasta brillante in teoria. (5) E lavoro. Lì indossa abiti monastici. Dopo essere diventato monaco, fece grandi progressi nella visione e nel lavoro.

كان قد أمضى سنتين في جهاد الصوم والسهر، في جميع أفكاره وفي الصلاة المستمرّة متخذاً والدة الإله مرشداً له، حامية إياه وشفيعة. وكان في كل لحظة وفي كل ساعة بالصلوات يتخذها نصب عينيه عوناً له. وذات يوم بينما كان يصلّي بهدوء وحده وأفكاره مجموعة متجهة إلى نفسه وإلى الله فجأة ظهر أمامه شيخ جليل وقور وهو يوحنا اللاهوتي الذي كان ينظر إلى غريغوريوس بعين صافية وقال له: “جئت يا بني مُرسلاً من قبل الفائقة القداسة ومملكة الكل حتى أسألك لماذا تصرخ إلى الله في كل ساعة: “أنر يارب ظلمتي! أنر ظلمتي!”. فأجاب غريغوريوس: “وماذا عليّ أن أطلب، أنا الممتلئ بالأهواء والخطايا سوى الرحمة والاستنارة لكي أدرك وأعمل مشيئة الله القدّوسة؟” فقال له الإنجيلي عندئذ: “إن سيدة الكلّ بواسطتي أنا عبدها تقول لك إنها جعلتني معها معيناً لك في كل شيء”. فسأله غريغوريوس أيضاً: “وأين تريد أم ربّي أن تساعدني أفي هذه الحياة الحاضرة أم في المستقبلة؟” فأجاب يوحنا اللاهوتي: “في الحياة الحاضرة وفي المستقبلة”. قال هذا وملأ قلب الشاب بهجة لا توصف مع وعود والدة الإله ثم غاب عن الأنظار.

Nel Monastero della Lavra:

Dopo aver trascorso tre anni in obbedienza e lo sceicco divenne la sua guida, invecchiato e poi lasciò la sua vita al suo Signore, Gregorio il Divino lasciò il monastero di Vatopadi e andò al monastero della Grande Lavra, fondato da sant'Atanasio di Atene. Lì i padri lo accolsero con grande onore perché avevano sentito parlare della sua fama e virtù. Rimase con loro per tre anni e ne ammirarono la condotta e la saggezza. Il presidente gli aveva raccomandato di servire con i fratelli alla tavola comune e di cantare con loro in chiesa. Gregory ha mostrato meraviglia in ogni opera che ha stupito tutti.

Si sforzò (nella sua tranquilla vita ascetica nel monastero di Vatupadi e nella vita di comunione monastica nel monastero di Lavra) di acquisire tutte le virtù allo stesso modo. La sua anima divenne una dimora per tutta la bontà spirituale e un punto focale per l’attenzione di tutti. Il meraviglioso Gregorio prevalse non solo sui capricci e sui desideri umani, ma anche, grazie al suo estremo ascetismo, sulle necessità della natura stessa. Perché anche se indossava un corpo, cercava di vivere come se non avesse corpo. Lottò contro la sonnolenza e la vinse al punto che per tre mesi rimase insonne, come se non avesse pelle se non un po' di riposo, che si prendeva dopo aver mangiato per non perdere la testa e la sanità mentale.

في أسقيط “غلوسيا”:

ولكن عطشه إلى “الهدوء” isichia لم يدعه يبقى في دير اللافر مدة طويلة فخرج من هناك قاصداً الصحراء ووصل إلى اسقيط يدعى “غلوسيّا” قرب بروفاتا اليوم (6).

In quella Scete c'erano molti asceti, il più famoso dei quali fu l'eremita Gregorio di Bisanzio, anch'egli originario della città di Costantinopoli e famoso per la sua vita esicasta, la preghiera sincera e la contemplazione visionaria. Gregorio Palamas apprese da lui i segreti superiori della preghiera accorata e dell'alta visione di Dio. Là fece ascetismo da solo e meritò che Dio gli concedesse doni spirituali inesprimibili. Era pieno di riverenza al punto che le lacrime scorrevano costantemente dai suoi occhi, dissetando la sua anima e il suo corpo. Così, questo dono delle lacrime lo accompagnò per tutta la vita (7).

ولم يستطع أن يتمتع طويلاً بحلاوة هذا الهدوء في أسقيط “غلوسيّا” بسبب الهجمات التي كان يشنّها البرابرة الهجريون ضدّ المناسك البعيدة عن الأديرة الكبرى. ولذلك هرباً من الأخطار اضطر غريغوريوس مع رفقته الاثني عشر، أن يذهب إلى مدينة سالونيك سنة 1325 وهناك، بعد المشاورة فيما بينهم، اتفقوا على الذهاب إلى أورشليم بغية السجود للأماكن المقدسة والتنسّك حتى آخر حياتهم.

A Salonicco, Faraya e Costantinopoli:

ومع ذلك أراد غريغوريوس الإلهي أن يعرف إن كانت فكرتهم للذهاب مرضية للربّ. فأخذ يصلّي من أجل ذلك على انفراد فنعس قليلاً ورأى للحال رؤية وقال: ” لقد وُجدت وكأني في البلاط الملكي مع رفقائي النسّاك والملك بعظمته جالس على العرش وحوله الحرّاس الملكيون والحكّام من كلّ المراتب. فانفصل عنهم واحد وجاء إلى رفقائي وقال: “أنا أحتفظ بهذا لأن الملك هكذا أمر أمّا أنتم فاذهبوا حيثما تشاؤون لا يمنعكم أحد”. هكذا استنار غريغوريوس من الله وعمّم الخبر على رفقائه. فتفكّروا كلّهم على أن الأمير الكبير الذي كان يمسك غريغوريوس الإلهي هو القديس ديمتريوس الكبير (شفيع مدينة سالونيك). فقرّروا بعد هذا أن لا يبتعدوا عن ضواحي المدينة وطن ديمتريوس العظيم في الشهداء. وفي سالونيك توسّل رفقاء القديس غريغوريوس إليه من أجل أن يقبل رتبة الكهنوت. أمّا هو فتمنّع في البداية لكنّه عاد ورضخ عندما تأكّد أن ذلك من مشيئة الله.

بعد شرطونيته (سنة 1325) ذهبوا إلى منقطة “فاريا” Veroia قرب سالونيك إلى أسقيط الرهبان حيث بنى غريغوريوس الإلهي منسكاً بمعاونة رفقائه ثم بدأ جهاده من جديد في سبيل التدرّب على الكمال الإلهي هو الممتلئ في الحقيقة من كل صلاح. لم يكن يخرج من قلايته طيلة الأيام الخمسة الأولى من الأسبوع ولم يكن يقبل أحداً في القلاية. كان يخرج فقط يومي السبت والأحد، لكي يشترك في خدمة الأسرار الإلهية ويتكلّم كلاماً روحياً ويتحاور مع إخوته من أجل منفعتهم. كان عمره آنذاك 30 سنة وهو بعد في صحته التامة متمتع بكامل قواه الجسدية. ولذلك ابتدأ جهادات أكبر ومسلكاً أشدّ فكان يقسوا على جسده بأصوام وأسهار طويلة حتى يخضع الجسد للروح شاحذاً ومنقياً باستمرار عيني نفسه العقليتين بواسطة التعفّف الكامل وجمع الأفكار وموهبة الدموع الاعتيادية ورافعاً دائماً فكره نحو الله بصلاة ذهنه المستمرة.

من خلال هذا التصرّف الإلهي الشكل جاءت ثمار الروح القدس حسب الرسول بولس. من هنا أن رفقاءه النسّاك ورهبان ذلك الجبل وسكان منطقة “فاريا” أيضاً كانوا يرونه مثالاً للفضيلة. لأن حياته الملائكية، بل وكلامه، وحكمته الإلهية الفائقة الطبيعة كانت تدهش الجميع وتدخلهم في نشوة. كان يظهر في بعض الأحيان يقظاً متجهاً كلّه إلى الله مغتسلاً بدموعه العجيبة وأحياناً أخرى كان وجهه يظهر بشكل فائق الطبيعة مضاءً لامعاً ممجداً بنار الروح القدس، وخاصة عندما كان يخرج من القدّاس الإلهي أو من هدوء صلاته في القلاية.

في فترة هدوء القديس هذه انتقلت أمّه “كالستي” إلى الربّ وهي مزيّنة بالفضائل الكبيرة. فأرسلت بناتُها والراهبات التابعة لها رسائل إلى غريغوريوس الكبير تعلمه بوفاة أمّهنّ المشتركة وتتوسّل إليه بأن يزودهنّ ويرشدهنّ روحياً. لذلك ذهب إلى القسطنطينية إلى أخواته وعلّمهنّ ما به الكفاية وأراد بعد ذلك أن يعود إلى فاريا حيث تبعه أخواته ابيخارس Epicharis وثيوذوتي Theodoti وسكنّ هناك في دير نسائي يتبعن فيه برنامجهنّ النسكي الاعتيادي.

وكان أيضاً يذهب إليه في جبل فاريا إلى قلايته شيخ ناسك اسمه أيّوب أصبح صديقاً له ومعروفاً لديه. كان إنساناً بسيطاً. سمع مرّة غريغوريوس الإلهي يقول: “على النسّاك، وعلى المسيحيين كلّهم أن يصلوا باستمرار حسب قول الرسول” (1تسا5: 16). لكن الشيخ لم يقتنع من هذا الكلام لأنه كان يفكّر بأن الصلاة المستمرّة تختص فقط بالرهبان ولا صلة لها بأهل العالم. فسكت القديس غريغوريوس أمامه لأنه كان يكره كثرة الكلام. لكن الله رغم صمت القديس أظهر بعدها حقيقة كلامه. إذ أن أيّوب عندما ذهب إلى قلايته ووقف ليصلّي رأى ملاكاً إلهياً كلّه نور يقول له: “لا تشك أبداً أيها الشيخ لما قاله الشريف غريغوريوس بل فكّر أنت أيضاً مثله واعترف بكلامه”.

Sul Sacro Monte:

Il saggio Gregorio trascorse cinque anni sul monte Faria, dopodiché fu costretto, a causa dei ripetuti attacchi dei selvaggi albanesi, a dirigersi nuovamente verso il monte sacro, il monte Athos. (8)Al Monastero della Lavra, fondato da Sant'Atanasio di Atene. I suoi amici, padri e fratelli del monastero, ne furono molto contenti, così visse fuori dal monastero, nell'eremo di San Saba. (9) È partito solo sabato e domenica. Nei cinque giorni della settimana non vedeva nessuno, e nessuno lo vedeva né gli parlava per godere della visione divina. Tuttavia, alla fine della settimana, scendeva al monastero per il servizio divino.

Il Giovedì Santo, in cui si celebra la Santa Passione del Salvatore, nel monastero si è svolta una veglia serale, secondo l'antica consuetudine, alla quale il santo era presente e ha partecipato alla preghiera e ai canti. Accadde che alcuni dei fratelli che stavano al posto del coro cominciarono a parlare invano e continuamente. Fu rattristato da quell'uomo divino, ma non ritenne opportuno fare alcun commento. Allora distolse i suoi pensieri da loro, dalle loro false conversazioni e dagli inni dei cantori, e pensò a se stesso e a Dio, come era abituato a fare. Immediatamente, una luce divina brillò su di lui dall'alto, ed egli fu illuminato da quei raggi, e con i suoi occhi fisici e psicologici vide chiaramente ciò che sarebbe accaduto dopo tanti anni. Perché vide il capo del monastero della Lavra, Macario, sommo sacerdote, indossare l'abito sacerdotale, ed è ciò che accadrà effettivamente dieci anni dopo, quando Macario diventerà sommo sacerdote di Salonicco fino alla fine della sua vita.

مرّة أخرى في قلايته كان يصلّي لوالدة الإله من أجل نفسه ومن أجل أخوته، يتوسّل إليها من أجل أن تسهّل عليهم مسيرتهم الروحية وارتقاءهم نحو الله بتوفير حاجاتهم المعيشية دون مشقّة كبيرة حتى لا يصرفوا وقتهم كله في تدبير ما ينقص لديهم ويعثروا في الروحيّات. ظهرت السيدة في وضح النهار بوقار لابسة لباس العذارى كما نراها مزينة على الأيقونات المقدسة. توجّهت إلى مرافقيها (وكانوا كثيرين برّاقين مثلها) وقالت لهم: “من الآن وصاعداً سوف تدبّرون كل حاجة للدير تعطونها إلى غريغوريوس وأخوته في الشركة”. هكذا أمرت والدة الإله ثم غابت عن الأنظار. وكان القديس يقول: من ذلك الوقت توفرت حاجات الدير بدون عناء كبير وذلك طيلة وجودهم هناك.

Nel terzo anno della sua permanenza nell'eremo di San Saba (10) وفي أحد الأيام حين كان ذهنه ملتصقاً بالله في صلاة مقدّسة أخذه نعاس خفيف وشاهد الرؤية التالية: ظهر وهو يمسك بيديه وعاءً مملوءاً حليباً فأخذ الحليب فجأة يفيض كمثل نبع ويُسكب خارج الوعاء ومن ثم ظهر وكأنه يتحوّل إلى خمر ممتاز وزكي الرائحة. فانسكب بكثيرة على يديه وعلى لباسه فغطّاه وملأه عطراً زكي الرائحة. ومن أجل مشاهدة الخمر والإحساس برائحته الزكية، ظهر له توّاً إنسان لابساً لباساً عسكرياً ممتلئاً نوراً، وقف أمامه فجأة وقال له: “لماذا يا غريغوريوس لا تعطي للآخرين من هذا الشراب العجيب الذي يسكب بغزارة بل تدعه ينهدر هكذا باطلاً ألا تعلم أنه هبة من الله ولن يتوقّف عن الفيض أبداً؟” فأجاب غريغوريوس الإلهي قائلاً: “أنا لا أقد على منح مثل هذا الشراب ولا يتوفّر في الوقت الحاضر أُناس بحاجة إلى مثل هذا النوع من الشراب” فأجابه الرجل العجيب: “وإنْ لم يوجد في الوقت الحاضر من يطلب مثل هذه الخمرة بعشق إلا أنه عليك أن تسعى جاهداً وأن لا تتهامل في تقديمه إلى الآخرين. أما بشأن الثمار التي تنتج عن هؤلاء الذين يتقبّلونه فهذا متروك شأنه إلى الله”. وبعد هذا الكلام اختفى ذلك العسكري الباهر عن الأنظار. أمّا القديس بعد هذا النوم اللطيف فقد جلس ساعات طويلة مشعاً بالنور الإلهي. وبدا له أن تحوّل الحليب إلى خمر يشير إلى الانتقال من التعليم الأخلاقي المبسّط إلى كلام عقائدي سماوي.

فاقتنع الحكيم الإلهي غريغوريوس عن طريق الرؤى الإلهية، وأرشده الروح الإلهي الساكن فيه بواسطة كلام فمه بأن يبدأ في كتابة المؤلفات العديدة والرائعة. لكن بما أنه ليس من العدل أن يبقى مثل هذا الإنسان الكبير في الفضيلة وفي الأقوال مخفياً في إحدى الزوايا، انتخبه رئيساً لدير Esphigmeno “اسفغمانو” المسؤولون عن الجبل المقدّس. وكان يعدّ مئتيّ راهباً. ولا نحتاج إلى الكلام عن كيفية تدبير شؤون الدير وكل ما يختص بالأخوة الودعين لأن الأعمال تبيّن ذلك بوضوح.

كان هناك راهب فاضل اسمه “إفدوكمس”. ضلّه الشيطان بإحدى الرؤى وجعله يظنّ أنه أسمى فضيلة من غريغوريوس الإلهي. فعلم هذا الأخير بأن كل ما يحصل لأفدوكمس هو من الشيطان فحاول، تارةً بواسطة التعليم وتارةً أخرى عن طريق الصلوات السرية والدموع أو عن طريق صلوات الأخوة المشتركة، بأن يطرد عنه فعل الشيطان. وبنعمة الروح القدس أعاده إلى صوابه كما يدلّ اسمه بالذات “افدوكمس” أي المختبر الحسن.

Ancora una volta nel monastero mancava l'olio e ce n'era molto bisogno, così il santo andò con gli altri fratelli nel magazzino e implorò Dio con fede e benedisse le preghiere per l'olio con la sua mano, si fece il segno della croce e subito i vasi si riempirono d'olio, che durante quel tempo non diminuì nonostante il suo grande consumo. Inoltre apprese di nuovo che gli ulivi non portavano frutto e quindi l'olio diminuiva, allora andò con i fratelli nel campo e benedisse gli alberi ed erano pieni di frutti. Ogni volta che si avvicinava a un albero, diventava più carico di olive .

Attività e resistenza di Barlaam:

Non passò molto tempo prima che si dimettesse dalla guida del monastero e tornasse alla Lavra, il suo tanto desiderato luogo di ritiro. Dalla regione italiana della Kalabria era venuto un personaggio malizioso di nome Barlaam, che affermava di essere d'accordo con la Chiesa orientale e di voler farsi monaco e, in segno di ciò, iniziò a scrivere articoli contro i latini della sua razza. Così Gregorio il Divino cominciò a estrapolare le sue affermazioni e a criticarlo, e dimostrò che le apparenti critiche di Barlaam contro i latini non erano altro che inganni e menzogne, ed erano completamente contrarie alla verità. Ciò bastò a collocare Barlaam tra le fila dei suoi nemici. In quel periodo Barlaam si recò a Costantinopoli per incontrare alcuni semplici monaci il cui lavoro era incentrato sulla preghiera mentale o del cuore. (11) Quando si è svegliato, ha finto di essere il loro studente e amico. Sentì affermazioni diffamatorie da parte dei monaci novizi sulla necessità di osservare alcune regole nella pratica dell'orazione mentale, così iniziò a muovere una guerra contro di loro, accusandoli di eresia e scrivendo articoli contro la preghiera continua, onorevole e contro la visione mistica segreta. Prima che tali insulti gli uscissero, accusato e umiliato davanti al Patriarca ecumenico a causa delle sue cattive ostilità, fuggì da Costantinopoli deluso e ritornò nella città di Salonicco, dove continuò la sua guerra contro i monaci. Non si accontentò di accusando i monaci di quell'epoca, ma stava cercando di dimostrare che i padri ispirati da Dio e gli insegnanti dei monaci erano... La ragione del loro errore.

Pertanto, i monaci della città di Salonicco scrissero una lettera al santo, implorandolo calorosamente di venire da loro e indagare sulla verità contro Barlaam. E immediatamente Gerusalemme venne a Salonicco (12) La controversia era continua ed egli tentò in vari modi di riconciliare Barlaam, poi dialogò con lui faccia a faccia, volendo attirarlo nell'armonia della chiesa. Ma non smise di combattere sfacciatamente la Chiesa, né a parole né con gli scritti. Quindi, il santo vide che non poteva essere corretto, quindi fu costretto a scrivere in difesa della fede di fronte alle false dichiarazioni di Barlaam. Quest'ultimo fu testimone della condanna e del fallimento delle sue dichiarazioni alla luce dei meravigliosi articoli che il santo pubblicava al pubblico sul tema dell'ascetismo onorevole (esicasmo) e sul tema della verità ortodossa, così Barlaam smise di parlare e scrivere contro i monaci e si rivoltò completamente contro Gregory Plamas. Ma non poté affrontarlo direttamente e opporsi a lui, così fuggì da Salonicco e tornò a Costantinopoli.

Il santo trascorse tre anni interi nella città di Salonicco (13) حيث كتب تلك المقالات الرائعة تمجيداً للحق. وكان يمضي غالبية ذلك الوقت في النوح الذي كان قد اعتاد عليه وفي الهدوء والوحدة الكاملة. وبما أنه لم يكن يتوفر له جوّ البرية المحبوب، شيّد لنفسه قلاية صغيرة في أعماق ذلك البيت الذي كان يسكن فيه وهناك مارس حياة الهدوء قد المستطاع. وعندما وصل عيد أنطونيوس الكبير احتفل تلاميذه والنساك الذين كانوا معه بحضور ايسيذورس العجيب وأمضوا معه سهرانية طول الليل بمناسبة العيد. ويا للعجب! لأنه لم يغب القديس أنطونيوس الكبير عنهم في كلتا الحالتين بل حضر معهم في العيد حضوراً بهياً. لأنه هناك حيث كان غريغوريوس الإلهي يصلّي في هدوئه ظهر فجأة نور إلهي وأشرق عليه كما حصل في المرّات السابقة ومع النور ظهر أنطونيوس الكبير وقال له: “إن الصلاة في هدوء الذهن حسنة لأنها تطهر عيني النفس العقلية. وتؤهل الإنسان لرؤية الأمور الإلهية التي لا ينطق بها. ولكن في بعض الأحيان لا بدّ من الاجتماع بالأخوة والاشتراك معهم في الصلاة والترتيل. لذا ينبغي عليك الآن أن تذهب إلى حيث هم يسهرون إنهم بحاجة ماسة لحضورك”. وللحال غاب القديس أنطونيوس عن الأنظار. فذهب غريغوريوس الإلهي للحال إلى عند الأخوة الذين استقبلوه بفرح وقضوا تلك الليلة معاً محتفلين بالعيد.

Morte di sua sorella:

Successivamente il santo si recò sul Sacro Monte, dove spiegò agli eremiti e ai funzionari dei monasteri tutto ciò che aveva scritto in difesa della verità e della fede contro l'errore di Barlaam, ed essi furono pieni di meraviglia, parlarono con lode e approvato tutto ciò che ha menzionato.

وفي ساعة ذهابه إلى الجبل المقدّس كانت أخته ثيوذوتي قد اقتربت من نهاية حياتها الأرضية فسأله تلاميذه وأصدقاؤه ما عسى أن يكون وقت مفارقتها الحياة. فأجابهم القديس عارفاً مسبقاً ما سوف يحصل: “لا حاجة للتساؤل حول الموضوع ينبغي لي بمشيئة الله أن أعود من الجبل قبل وفاتها.” وهكذا حصل بالفعل لأنه عندما جاءت ساعة وفاة أخته ثيوذوتي طلبت هذه أن ترى أخاها وأباها غريغوريوس الإلهي. فسمعت أنه في الجبل المقدّس فحزنت في قلبها وتحسّرت لأنها ستُحرم من رؤيته وكلامه الأخير. فصمتت من تلك الساعة وهدأت بالكلية وكأنها عائدة إلى نفسها. فأخذ الحاضرون يهيؤون لها كل ما هو ضروري للدفن. ولكن يا للعجب! أمضت ثمانية أيام وهي لا تأكل، لا تنام، لا تتكلّم، لا تتوجع مع قليل من التنفّس وتحريك العينين كانت تظهر إنها بعد على قيد الحياة منتظرة أخاها. وقد تم اللقاء بدون أي ريب. لأنه ما إن وصلت إلى نهاية اليوم الثامن حتى جاء المشوق إليه من الجبل المقدس وانتصب أمام أخته وتكلّم معها فسمعت صوته العذب وفتحت له عيني جسدها ونفسها ورفعت قليلاً يديه إلى الله شاكرة وما أن مضت لحظات قليلة حتى أسلمت روحها في يدي الله.

I concili e la condanna di Barlaam:

Dopo la morte della sorella, nell'agosto del 1340, Gregorio Magno tornò a ciò a cui era abituato, alla vita tranquilla di Isichia, alla preghiera e alla veglia, a guardare avanti con costante attenzione alle visioni e alle visioni divine. Quanto al malvagio Barlaam, ostile a queste ispezioni, si era recato a Costantinopoli, come abbiamo accennato in precedenza. Lì usò la sua saggezza filosofica come esca per attirare molte persone, incluso il Patriarca, nella rete dei suoi errori. Ha portato quasi tutti a negare l'Ortodossia. Così, attraverso lettere patriarcali, i più importanti predicatori divini della dottrina ortodossa, vale a dire Gregorio il Divino e i suoi assistenti, furono invitati a venire sul pulpito del tribunale ecclesiastico per discutere in qualità di funzionari.

Così il santo prese con sé Isidoro, Marco e Teodoro, i suoi amici più famosi, e arrivò nella città di Costantinopoli. Trovò quasi tutte le persone importanti (tranne una o due) che camminavano con convinzione dietro i deliri e gli inganni di Barlaam. Li ha restituiti all'Ortodossia per la grazia dello Spirito Santo, insieme allo stesso Patriarca. Queste persone, dopo aver letto i brillanti articoli che scrisse contro Barlaam e le sue bestemmie, lo riconobbero come maestro della fede in accordo con i Padri della Chiesa, e lo stesso Patriarca gli rese sinceri ringraziamenti.

Oltre a tutto ciò, videro che si doveva tenere un consiglio per sradicare l’errore di Barlaam dall’interno e nominare il consiglio al ritorno del re. Al segnale divino altri eremiti che condividevano l’opinione del santo accorsero da altri luoghi nella capitale. Tra loro ci sono il giusto Davide con i suoi monaci asceti e Dionisio, che in precedenza aveva conosciuto attraverso una visione la stoltezza che Gregorio il Divino avrebbe compiuto nei confronti dell'eresia, proprio come avevano fatto altri asceti. Alla fine arrivò il re che tutti stavano aspettando.

Primo Consiglio:

التأم المجمع في هيكل “آجيا صوفيا” (الحكمة المقدسة) حزيران 1341 وفي النهاية أُدين برلعام بلهجة قاسية رهيبة. كما أُدينت معه مؤلفاته وتجديفاته. ولو لم يستجب بالتوبة والاعتراف بالحقيقة وبإدانة كتاباته على أنها كاذبة وهرطوقية لما كان استطاع أن يخرج حيّاً بسبب غضب الشعب كلّه عليه. هكذا التجأ مخذولاً إلى إيطاليا، إلى اللاتين أحبائه (14).

Secondo Consiglio:

Dopo di lui apparve un uomo ingannevole come lui di nome Gregorio Akindinos, che si fece una creazione ed erede dell'errore di Barlaam. Nel mese di agosto 1341 si tenne nuovamente un concilio ecclesiastico, come prima, nel quale Gregorio il Divino apparve come un brillante combattente per la fede ortodossa e per minare l'eresia basata sui libri sacri divini e sugli insegnamenti della Chiesa. Due mesi dopo lo svolgimento del concilio scoppiò una guerra civile tra i cittadini, scatenata dallo stesso patriarca Giovanni, soprannominato Kalekas. Gregorio il Divino espresse la sua opposizione alla posizione del Patriarca e lo guidò verso la pace e la fine della guerra.Il Patriarca si mosse contro il santo e cercò in vari modi di disciplinarlo, dimenticando l'onore e la lode che aveva per il santo. Dal momento che non poteva accusarlo di nulla, cosa ha fatto? Si rivoltò contro l'Ortodossia e scatenò una nuova guerra contro la Chiesa e le sue dottrine divine. Ripristinò la reputazione di Aknadnos, il capo di tutte le eresie, nominandolo diacono e preparandosi a nominarlo sacerdote e insegnante della chiesa. Quanto a San Gregorio, predicatore della verità, il Patriarca lo accusò di essere la causa della guerra e lo condannò ad un carcere oscuro.

Terzo Consiglio:

La regina Anna venne a sapere dell'ordinazione diacono di Aknadnos, che fu condannato da due santi concili. Così inviò una lettera espellendolo dalla chiesa, mentre Gregorio il Divino rimase in prigione per quattro anni (15). Il suo corpo si ammalava e degenerava e aveva bisogno di cure quotidiane, oltre a soffrire la miseria della prigione. Ma alla fine, nel febbraio 1347, si tenne un concilio generale che condannò lo stesso patriarca, che era nemico del santo, accusandolo di odio e di lotta contro i re, e che lo condannò alla prigione. Questo patriarca è ora privato del suo sacerdozio in quanto eretico e bandito dalla Chiesa. Il suo fallimento divenne un fallimento dell'eresia e del sostegno all'Ortodossia, e la guerra civile cessò immediatamente. Gregorio il Divino uscì di prigione. Dopo queste grandi lotte, dopo il processo in carcere, ritornò splendente di corone di testimonianza e di riconoscenza presso i suoi amati fratelli, e fu nominato Vescovo della città di Salonicco nel mese di maggio 1347 dopo che gli fu chiesto e pagato a lui dal re stesso e dal patriarca Isidoro.

A quel tempo, era in corso una guerra tra gli abitanti della città, e così il Sommo Sacerdote Gregorio ne fu rimosso, così si rifugiò sul monte sacro, il Monte Athos. Accadde che in quel giorno cadesse il compleanno della Vergine, la Madre di Dio, così ad alcuni sacerdoti partecipanti al sacrificio divino venne in mente, spinti da uno dei pii sacerdoti, di pregare Dio affinché mostrasse loro , attraverso qualche segno, quale rango e quale significato ha un santo presso Dio. Mentre i sacerdoti pregavano Dio, il devoto sacerdote, che si prendeva cura degli orfani, iniziò segretamente a supplicare Dio nel suo cuore di inviare un segno alla figlia paralizzata per guarirla dalla paralisi delle membra secche per tre anni. All'improvviso la figlia si alzò dal letto e la fece camminare senza ostacoli e correre qua e là per la casa, sana, senza alcuna traccia di malattia.

Sulla Montagna Sacra, il sovrano della Bulgaria, Stefano, lo trovò e voleva portarlo con sé nel suo regno, ma non poteva. Quello che è successo dopo? Stefano fece pressioni sul santo affinché andasse a Costantinopoli con un messaggio al re. Il santo vi trascorse qualche tempo e poi ritornò nella sua diocesi di Salonicco, spinto dalla gelosia dei vescovi, dei re e dello stesso patriarca, pensando che i disordini in città fossero cessati. Ma i disaccordi erano ancora pendenti, e quindi non poté restare a Salonicco e nel suo vescovado, così Costantinopoli lo elesse a capo di una chiesa sull'isola di Limnos, vicino al Monte Sacro. Lì trasse grande beneficio dal suo insegnamento e dai suoi miracoli. A quel tempo fu invitato in una piccola città dell'isola dove infuriava la peste. Compì una processione con preghiere e inni alla presenza di tutto il popolo, e l'epidemia in lotta cessò immediatamente.

Il suo ingresso nella diocesi di Salonicco:

وأخيراً لم يحتمل أهل سالونيك بأن ينتشل منهم الغرباء نصيبها الصالح بسبب بعض المشاكل. لذلك هيأوا مركباً خاصاً لذلك الغرض. وذهب وجهاء المدينة إلى جزيرة ليمنوس. هكذا بعد أيام قليلة جاؤوا بالراعي ليلتحق برعيته سنة 1350. وقد عمّ الفرح المدينة في ذلك اليوم إلى حدّ أنه كان بمثابة يوم القيامة. فترك المرتلون القطع المعتادة التي ترتل عن قدوم رئيس الكهنة وأخذوا بإلهام من الله يرتلون تراتيل القيامة: “اليوم يوم القيامة…، لننقِّ حواسنا…، استنيري استنيري يا أورشليم الجديدة… إلخ” والعجب في كل ذلك أن أحداً لم يعرف من أرشد المرتلين على الترتيل مثل هذه النشائد كما لم يُعرف من ابتدأ في إنشادها. بعد مضي ثلاثة أيام حدّد القديس اجتماعاً عاماً وزياحاً للأيقونات المقدسة وبعد الزياح وعظ وعلّم عن الوفاق والسلام. وبعدها أقام خدمة الذبيحة غير الدموية. وهكذا قدّس الشعب كلّه كما أن الله قدّسه ومجّده بالعجيبة التالية:

Il devoto prete che si prendeva cura degli orfani sopra menzionato aveva un figlio maschio che soffriva di spotting e spesso si comportava in modo orribile. A quel sacrificio divino partecipava alla liturgia il sacerdote, suo padre. Pregò il santo di donare al figlio malato il corpo e il sangue di Dio. Mentre riceveva i santi segreti, la sua malattia scomparve e il ragazzo fu liberato, glorificando Dio.

Dopodiché radunò tutta la classe sacerdotale e presentò loro il grado di sommo sacerdozio, dopodiché non smise di insegnare nella chiesa e fuori di essa, e così condusse tutti alla salvezza con il suo insegnamento e il suo esempio.

Complesso 1351:

D'altra parte, i seguaci di Barlaam e Aknadnos non cessarono di seminare disordini nella Chiesa ortodossa, così il re e il patriarca indissero che si tenesse un concilio nella capitale. Questo per studiare e discutere le affermazioni degli innovatori che lo chiedevano. Gregorio il Divino fu invitato per la prima volta a Costantinopoli tramite lettere reali e patriarcali e con insistenza. Nel maggio 1351 ebbe luogo il Gran Concilio. Il re e il consiglio chiesero al santo di parlare davanti a tutti e di presentare le dottrine della fede ortodossa. Con parole, scritti e discorsi brillanti.

Terminato il concilio, ritornò rapidamente alla sua parrocchia, ma questa volta il suo ingresso nella città di Salonicco fu ostacolato, non a causa della gente della sua diocesi, ma a causa della presenza di Giovanni il Paleologo. (16). Ma dopo tre mesi, questo stesso Giovanni lo invitò ed egli ritornò nella sua diocesi, per prendersene cura e beneficiarla fisicamente e psicologicamente, e poi si recò in un monastero femminile per festeggiare il compleanno della Vergine, la Madre di Dio. Al momento del sacrificio divino venne una monaca di nome Eliodora (cieca da un occhio da pochi giorni), che venne di nascosto, come la donna sanguinante della Bibbia, e toccò la veste del sommo sacerdote e si asciugò l'occhio malato con esso, e ricevette la guarigione in modo meraviglioso.

Catturato dai turchi:

Trascorso un anno nella sua diocesi, si ammalò di una malattia grave e prolungata, perché il suo corpo era stremato dalla fatica continua, dalle tante esperienze e dai frequenti viaggi. Tutti aspettavano la sua morte, ma Dio dall'alto gli ha donato una nuova vita perché lo preparava alle fatiche, ai cammini e alle fatiche come l'esempio di un atleta coraggioso. Mentre portava ancora gli effetti della malattia, fu costretto, dopo molte e intense suppliche del re Giovanni Peliologo, a recarsi a Costantinopoli per mediare tra Giovanni Peliologo e suo zio, Giovanni Kanta Koujinon, al fine di riportare la pace tra loro. Ma Dio, il Re dei re, lo mandò ad altro servizio perché, mentre era diretto a Costantinopoli, fu catturato dagli Ottomani, e ciò avvenne nel mese di marzo del 1354. Fu così portato come schiavo in Asia, come un evangelista, che predicava la fede ai cristiani catturati lì e li rafforzava con i suoi insegnamenti. Molti dialoghi ebbero con i turchi in difesa della fede nella città di Prussia e nella città di Nicea: quante frasi eloquenti usò per fermare le loro bocche ingannatrici e quanti insegnamenti innovativi adottò per rafforzare la risolutezza dei turchi Cristiani lì. Chi vuole sapere tutto questo torni alla sua biografia dettagliata (17). Circa un anno dopo, Dio si servì di alcuni bulgari per dare ai turchi i soldi per liberare il santo.

Meraviglie:

Un miracolo accadde mentre la nave entrava nelle acque di Costantinopoli. Nell'aria si udivano strani suoni di applausi e canti, come se provenissero dal centro della nave, e a coloro che li ascoltavano sembrava che non fossero voci di esseri umani, ma piuttosto angeli celesti che accompagnavano invisibile il santo. . Quanto a quest'ultimo, dopo aver trascorso un breve periodo a Costantinopoli, si recò finalmente nella sua diocesi nell'autunno dell'anno 1355. La trovò assetata di acqua e di istruzione, quindi la rifornì d'acqua in modo impressionante da entrambe le parti.

وكان للقديس صديق كاهن راهب اسمه برفيريوس. وحدث أنه في عيد التجلّي اعتراه وجع أليم في جنبه الأيسر إلى حدّ لم يدعه يستريح على فراشه. وكان القديس مستعداً لإقامة الذبيحة الإلهية. فاقترب منه برفيريوس وتوسّل إليه بحرارة طالاً الشفاء. فوضع القديس يده وبارك جنبه بعلامة الصليب وقال بتخشّع وانسحاق قلب الطروبرية التالية: “يا من صلبت أيها السيد… وليشفيك المسيح” للحال ويا للعجب! تحرّر المريض من وجعه المرير وعاد صحيحاً إلى قلايته.

Ancora una volta lo stesso Porfirio avvertì un blocco alla gola che durò per otto giorni, durante i quali non poté bere nemmeno un po' d'acqua. Era vicino alla morte. San Gregorio venne e fece il segno della croce con la sua mano onorevole sul luogo della malattia, pregando Cristo con le lacrime, e lo guarì in modo meraviglioso.

C'è anche un ragazzo che soffriva da 15 mesi di una grave emorragia che nessuno riusciva a curare e che rischiava di morire. Venne anche il santo, si fece il segno della croce onorevole e pregava nei suoi pensieri, lo guarì e lo restituì sano alla sua famiglia.

Il suo riposo e la sua santità:

Poiché anch'egli era morto, trascorsi tre anni, cioè nell'anno 1359, quando si recò per l'ultima volta a Costantinopoli, si ammalò e fu costretto a letto e informò i presenti dell'imminente morte di suo padre, annunciando in anticipo l'ora della sua partenza, quando disse agli amici che la sua morte sarebbe avvenuta dopo la festa di san Giovanni Crisostomo, cioè il 14 novembre 1359. Perché Crisostomo gli era apparso in visione e aveva chiamato di venire da lui, colui che amava e accanto al quale voleva vivere.

عندما اقترب رئيس الكهنة الإلهي في نهاية حياته وكان موجّهاً انتباهه إلى طريق السماء أخذ يتمتم بعض الكلمات دون أن يفهمها الحاضرون بوضوح إلا أنهم التقطوا العبارة التالية “السماوات للسماويّات” وكان يردّدها باستمرار إلى أن النعمة الإلهية التي تفوق على السماوات والساكنة في تلك النفس السامية فُصلت أخيراً عن زواج الجسد. وكان عمره يناهز 63 سنة أمضى منها 12 سنة في رعاية كنيسة الله كرئيس كهنة.

وبعد أن فارقت جسده روحه الطاهرة، أظهرت نعمة الروح القدس البهاء الداخلي الذي كان في نفسه وذلك بطريقة عجيبة، إذ أن نوراً ساطعاً ملأ تلك القلاية التي كانت فيها رفاته. فاستضاء وجهه وجسده لم يزل بعد جاثياً يابساً قبل الدفن. كثيرون من أهل المدينة، الذين تسارعوا إلى الدفن، شاهدوا مثل هذا اللمعان. فلازمت نعمة الروح القدس رفاته الشريفة. واستبان قبره مسكناً للنور الإلهي، ومنبعاً للعجائب والمواهب المقدّسة ومستشفى عام مجاني، لذلك يُلقب “بالعجائبي” لأنه عجيب في الحقيقة. وإني لو سمح الوقت لرويت عجائب كثيرة فعلها للكثيرين. ولكن الأمر صعب لضيق الوقت ولذلك أعبّر عن كل ما صنع بعد موته من العجائب وهي مدوّنة في سيرة حياته المفصّلة. أكتفي بسرد عجيبة إلهية تُظهر قداسته وتمجيده من قبل الله. والكنيسة الشرقية تعيّد له في الأحد الثاني من الصوم الكبير. وإليكم الرواية.

إن اللاتين يتّهمون كنيستنا الشرقية بأنها بعد الانفصال عن الكنيسة الغربية “الفرنجية” لم تظهر أي قديس جديد ولا عجائب جديدة ولذلك أراد نكتاريوس الشريف بطريرك أورشليم سنة 1660 الغيور على الكنيسة، أراد أن يسدّ أفواه اللاتين ويظهر كذبهم فأخذ يعدّد كثرة من القديسين الجدد ظهروا بعد الانشقاق كما يروي عجائب كثيرة عنهم. فروى عن القديس غريغوريوس الحادثة التالية: أنه في جزيرة تدعة سنتوريني Santorini في يوم عيد القديس، أي في الأحد الثاني من الصوم الكبير، دخل بعض من الفرنج قارباً للاستراحة والبطريرك دوسيتاوس لأورشليم يذكره أن الافرنج أدخلوا أولاً إلى القارب وأخذوا يصفّقون معاً مستهزئين بالقديس غريغوريوس بلاماس وقائلاً: “إن كان قديساً بالفعل فليجعلنا نغرق”. لكن ويا لعجب قداسة غريغوريوس الإلهي! ويا لدالته أمام الله! في الساعة التي كانوا فيها يجدّفون وبدون أية عاصفة غرق القارب مع كل من فيه حسب طلبهم فنزلت أجسادهم إلى قعر البحر ونفوسهم إلى الجحيم فتبينت بوضوح قداسة غريغوريوس الإلهي، وظهر الله حقاً عجيباً في قديسيه، له المجد إلى دهر الداهرين. آمين.

E grazie a Dio

Dal libro: Santi Gregorio Palamas, Giovanni della Pace e Maria d'Egitto

Arabizzazione dell'archimandrita Avram Kyriakos


(1) Quando suo padre morì, aveva 7 anni ed era il maggiore di quattro fratelli.

(2) Uno dei suoi eminenti insegnanti di teologia è Teolepeto, vescovo di Filadelfia, che era un eremita sul Monte Athos e si era formato nella preghiera sincera e nella calma. Gregory studiò anche grammatica (enunciato), retorica, scienze naturali e logica.

(3) Cioè, i voti monastici.

(4) في طريقه إلى الجبل المقدس أمضى بعض الوقت في جبل بابيكيوس بين طراقية ومكدونيا في شمال اليونان. ودخل هناك في مناقشة مع بعض الرهبان أتباع بدعة المسّاليانين Massalianoi الذين لا يعتقدون إلا بالصلاة الربّانية “آبانا الذي…” وينبذون كل صلاة أخرى. وبرهن غريغوريوس الشاب في هذه المواجهة عن مقدرة لاهوتية كبيرة وعن قداسة.

(5) Antioria o visione.

(6) Sulla Montagna Sacra del Monte Athos ci sono grandi monasteri, skete e rituali. Sqit è un villaggio monastico che comprende un complesso rituale con una casa centrale dove gli eremiti si riuniscono per pregare la domenica e i giorni festivi.

(7) قال فيلوتاوس كاتب سيرة حياته أصلاً: “اكتسب القديس غريغوريوس خلال فترة إقامته في أسقيط غلوسيا تواضعاً عميقاً فائقاً مصطحباً بمحبة من عمق القلب لا توصف نحو الله ونحو القريب: الفضائل التي تشكل الدعائم والعناصر الأولى، الثانية والأخيرة للفلسفة والسيرة المسيحية”.

(8) Cioè l'anno 1330.

(9) Questo rituale esiste ancora oggi su una montagna vicino al Monastero della Lavra.

(10) Cioè l'anno 1333.

(11) Noera Proseuchi

(12) Nel mese di dicembre 1337, cioè, trascorse in montagna un periodo continuativo di sette anni, la maggior parte dei quali trascorsi nell'eremo di San Saba 13300-1337.

(13) Dal 1 d.C. 1337 al 1340 d.C.

(14) È noto che appena arrivato in Italia rifiutò l'Ortodossia e divenne vescovo di una provincia di quel Paese. Ha scritto molti libri contro la Chiesa ortodossa, che in precedenza aveva difeso.

(15) 1343-1347.

(16) A causa di una disputa sulla proprietà.

(17) Questa biografia è stata scritta dal Patriarca Filoteo. È stato riassunto da San Nicodemo di Atene.

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