Icona del sito Rete online ortodossa

Commento del Beato Agostino al Discorso della Montagna, Matteo 6:16-34

Digiuno e purezza di cuore

40

Il comandamento relativo al digiuno si riferisce anche alla purezza del cuore, che è oggetto della nostra ricerca. Perché nel digiuno bisogna guardarsi dall’infiltrarsi dell’amore per l’apparenza e del desiderio di lode delle persone, che rendono il cuore doppio, impuro e malsano, per cui non può realizzare Dio.

E quando digiuni, non essere scontroso come gli ipocriti. Cambiano volto per apparire alle persone che digiunano. In verità vi dico che hanno ricevuto la loro ricompensa. Quanto a te, quando digiuni, ungi il tuo capo e lavati il volto. Affinché tu non appaia agli uomini come un digiunatore, ma al Padre tuo che è nel segreto. E il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà (apertamente).

Da questi comandamenti ci appare la necessità di dirigere la nostra lotta verso la gioia interiore, così da non cercare la punizione esterna come le persone del mondo, così da perdere la grande giustizia, forza, fermezza e cose interiori che Dio ha scelto per noi affinché fossimo simili all'immagine di suo Figlio.(1).

41

L'amore per l'apparenza non si manifesta solo nell'arroganza e nell'esagerazione nelle cose fisiche, ma anche in quelle umili e tristi (cioè al digiuno può seguire l'orgoglio e l'amore per l'apparenza), e questo è più pericoloso perché inganna l'uomo sotto il nome di di servire Dio.

فالشخص المعروف بمغالاته في اهتمامه بالجسديات وتنعمه بالملابس الفاخرة… الخ. يمكن بسهولة معرفة أنه يطلب الأمور الزمنية في هذا العالم، فلا يضلل أحدًا بمظهر خبيث. أما محترف المسيحية فيجذب الأنظار نحوه بمظاهر التواضع، وبتلك الأمور التي يصنعها عمدًا. وإن كان يمكن أن يفتضح من أفعاله الأخرى لأن رب المجد يحذرنا من الذئاب المتنكرة في ثياب حملان قائلاً “من ثمارهم تعرفونهم”(2).

Quando cadono in tentazione, queste manifestazioni si allontanano da loro. Così viene svelato il loro vero volto: sono lupi travestiti da pecore o veri agnelli?! Ciò non significa che un vero cristiano compiace la gente indossando abiti stravaganti, lussuosi, perché gli ingannatori indossano abiti umili, perché gli agnelli non dovrebbero togliersi i vestiti solo perché i lupi indossano i loro vestiti.

42

إنه من الطبيعي أن تسأل: ماذا يقصد الرب بقوله “وأما أنت فمتى صمت فادهن رأسك وأغسل وجهك”؟ فنحن نغسل وجوهنا يوميًا لكن لا نجبر بدهن الرأس عند الصوم، لذلك فلنفهم الوصية على أنها غسل لوجهنا ودهن لرأسنا الخاص بالإنسان الداخلي.

فدهن الرأس يشير إلى الفرح وغسل الوجه يشير إلى النقاوة. فعلى الإنسان أن يبتهج داخليًا في عقله بدهن رأسه، التي هي فائقة السمو في الروح التي تحكم وتدبر كل أجزاء الجسم وهذا يحدث للإنسان الذي لا يطلب فرحًا خارجيًا نابعًا عن مديح الناس. لأنه لا ينبغي للجسد – الذي يجب قمعه – أن يكون رأسًا على طبيعة الإنسان جميعها. حقًا إنه “لم يبغض أحد جسدهُ(3)“. وكما يقول بولس الرسول عندما يوصي بضرورة محبة الزوجة (جسد الرجل) “أما الرجل فرأس المرأة والمسيح رأس الرجل” (1 كو 3:11). لذلك يكون الفرح داخليًا أثناء الصوم بابتعاده عن مسرات العالم وخضوعه للمسيح.

Allo stesso modo si lavi la faccia, cioè purifichi il suo cuore che vede Dio, affinché non ci sia più un velo dovuto alla debolezza derivante dall'angoscia (dolore), ma piuttosto sia fermo e forte a causa della sua purezza non ingannevole.

يقول الرب “اغتسلوا تنقُّوا اعزلوا شرَّ أفعالكم من أمام عينيَّ”(4). فنغسل وجوهنا “ناظرين مجد الرب بوجهٍ مكشوف كما في مِرآةٍ نتغيَّر إلى تلك الصورة عينها”(5).

43

إن الانشغال حتى بالأشياء الضرورية اللازمة لهذه الحياة، غالبًا ما يصيب أعيننا الداخلية ويلوثها، ويجعل القلب مزدوجًا. فحتى في الأمور التي يبدو لنا فيها أن نتعامل بحق مع زملائنا، فإننا لا نعمل بالقلب الذي يطالبنا به الرب. وذلك ليس بسبب محبتنا للأشياء الزمنية بل لرغبتنا في الحصول على بعض المنافع الشخصية منهم. لذلك ينبغي أن يكون هدفنا هو خلاص نفوسهم لا نفعنا الزمني. ليعطنا الرب قلوبًا تميل إلى الشهادة له لا إلى الطمع (مز 36:119). لأن “غاية الوصيَّة فهي المحبَّة من قلبٍ طاهر وضميرٍ صالحٍ وإيمانٍ بلا رياءٍ” (1 تي5:1). فمن يعامل أخاه لأجل الحصول على الضروريات الخاصة بهذه الحياة، فبالتأكيد لا يتعامل بحب، لأنه لا يهتم بأخيه الذي ينبغي أن يحبه كنفسه، بل يهتم بنفسه، بل بالحق لا يهتم حتى بنفسه لأنه بهذه الطريقة يجعل قلبه مزدوجًا فلا يستطيع رؤية الله.

+ + +

Ingredienti della purezza del cuore

Primo: la preoccupazione per le cose celesti

44

Nostro Signore desidera purificare i nostri cuori, per questo ci comanda dicendo:

Non accumulatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano. accumulatevi piuttosto tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano. Perché dov'è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore.

Se il cuore è sulla terra, cioè se la persona nel suo comportamento desidera un beneficio terreno, allora come può purificarsi, finché sguazza nella terra?! Ma se il cuore è in cielo, sarà puro, perché tutto nel cielo è puro, quindi le cose si inquinano mescolandosi con ciò che è peggiore di loro, anche se questa cosa cattiva è pura in sé. L'oro si inquina se mescolato con l'argento puro, e la nostra mente si inquina con il suo desiderio per le cose terrene, nonostante la purezza della terra e la bellezza della sua disposizione in sé.

لكننا لا نفهم كلمة “السماء” هنا بمعنى مادي: لأن كل ما هو مادي يعتبر أرضًا. فالذي يكنز في السماء ينبغي عليه أن يحتقر العالم كله. فالسماء هي تلك التي قيل عنها “السماوات سماوات للرب” (مز 16:115) أي جلدًا روحيًا. لأنه لا ينبغي لنا أن نثبت كنزنا وقلبنا في هذه السماء الزائلة، بل لنثبتهما ونكنزهما في السماء الباقية إلى الأبد. أما السماء والأرض (الماديتان) فتزولان (مت 35:34).

45

لقد أوضح أن جميع الوصايا السابقة قصد بها “نقاوة القلب” وذلك بقوله:

La lampada del corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso. E se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se la luce che è in te è tenebra, quanto grandi saranno le tenebre.

نفهم من هذه العبارة أن جميع أفعالنا تكون نقية ومرضية في نظر الله إن صنعناها بقلب بسيط، أي إن كان هدفنا فيها سماويًا، متطلعين إلى تلك الغاية التي هي المحبة، لأن “المحبة هي تكميل الناموس”(6). من ثم فلنفهم “العين” هنا على أنها “النية التي نصنع بها أفعالنا”. فإن كانت نيتنا نقية وسليمة، أي ناظرين إلى السماويات، فستكون جميع أعمالنا صالحة. هذه التي لقبها الرب “جسدك كله” لأنه عندما حدثنا الرسول عن بعض أعمالنا القبيحة، دعاها أيضًا (أعضاء لنا)، إذ علمنا أن نصلبها قائلاً: “فأميتوا أعضاءَكم التي على الأرض الزنى النجاسة… الطمع”(7). E così via.

46

Non vengono prese in considerazione le azioni di una persona, ma la sua intenzione nel compierle, perché l'intenzione è la luce che brilla dentro di noi. È ciò che conosciamo in azione (perché tutto ciò che appare è luce). Per quanto riguarda i risultati delle nostre azioni, sono uno standard incerto, quindi sono chiamati oscurità.

Quando faccio la carità a un povero, non so cosa farà con questi soldi, né cosa soffrirà a causa di ciò. Potrebbe causargli del male e potrebbe causargli del male, cosa che non intendevo quando gli credevo. Se ho fatto l'elemosina con buone intenzioni, e posso saperlo mentre faccio l'elemosina, allora il mio fare risplenderà indipendentemente dal suo esito. Quanto a questo risultato, non ne ero sicuro mentre facevo la beneficenza, quindi mi chiamavano oscurità. Si dice che l'intenzione sia leggera, anche se è un'intenzione malvagia. Ma in questo caso questa luce è oscurità perché la meta non è diretta semplicemente verso l'alto, ma verso il basso. Questo viene fatto da un cuore doppio come se fosse oscurità.

“فإن كان النور الذي فيك ظلامًا. فالظلام كم يكون”. أي إذا كانت نيتكم قد تلوثت بمحبة الأمور الأرضية الزمنية وصارت ظلامًا، فكم بالأكثر تكون الأعمال نفسها غير المعروف نتيجتها؟! لأنه مهما نتج عما تصنعه بنية شريرة وغير نقية من خير للآخرين، فإن قصدك هو الذي يحسب عليك وليس نتيجة عملك.

47

Nessuno può servire due padroni

In effetti, questa frase indica la stessa intenzione, poiché il Signore ha continuato dicendo:

Perché o odia l'uno e ama l'altro, oppure si attacca all'uno e disprezza l'altro. Non puoi servire Dio e mammona(8).

Chiunque adora il denaro serve Satana, che nostro Signore ha chiamato (il sovrano di questo mondo).(9) وذلك لسيطرته بضلاله على الأشياء الأرضية” فالإنسان إما أن “يبغض” هذا الواحد “ويحب الآخر” أي الله. أو يلازم الواحد “الشيطان” ويحتقر الآخر “الله”. لأن من يخدم المال يخضع للشيطان القاسي المهلك. فإذ يرتبك بشهوته للمال يخضع للشيطان ويلازمه رغم عدم محبته له، لأنه من منا يحب الشيطان؟! ويكون بذلك يشبه إنسانًا أحب خادمة لدى شخص عظيم، فرغم عدم محبته لسيدها إلا أنه يخضع لعبوديته القاسية بسبب محبته للخادمة.

48

يقول “يحتقر الآخر” دون أن يقول “يبغضه”، لأنه غالبًا ما لا يستطيع إنسان أن يبغض الله بل يستهين به أي لا يخافه كما لو كان يشعر بكثرة مراحم الله. ولكن الروح القدس ينزع تلك النظرة المهلكة، إذ يقول على لسان النبي: “يا ابني لا تزيد خطية على خطية وتقول رحمة الله عظيمة”(10). “غير عالمٍ أن لطف الله إنما يقتادك إلى التوبة”(11). Chi è misericordioso come Dio, che perdona tutti i peccati di coloro che ritornano a Lui, e rende l'olivo selvatico partecipe della grassezza dell'olivo? Allo stesso modo, chi è crudele come Lui, che taglia i rami naturali? per la loro incredulità?(12)

49

Per questo vi dico: non preoccupatevi della vostra vita, di cosa mangerete e di cosa berrete. Né per i vostri corpi, ciò che indossate.

Anche se non chiediamo lussi, temiamo che il nostro cuore diventi doppio mentale anche nel chiedere le necessità. Temiamo che il nostro obiettivo venga distorto nel cercare ciò che è per il nostro vantaggio, anche quando mostriamo misericordia agli altri, giustificando ciò dicendo che stiamo chiedendo necessità, non lussi.

Il Signore ci ha consigliato di ricordare che quando ci ha creato, ci ha dato un corpo e un'anima, che sono migliori del cibo e dei vestiti. Pertanto, non voleva che i nostri cuori fossero doppi.

Lo spirito (la vita) non è migliore del cibo?

Colui che ha dato l’anima non dà forse il cibo, e chi ha dato il corpo non dà facilmente i vestiti?!

50

La solita domanda qui è: esiste una connessione tra questo cibo e l'anima, anche se l'anima è immateriale e il cibo è materiale?!

إن الروح في هذه العبارة يقصد بها “الحياة الزمنية” التي تحتاج إلى قوت مادي. فقد وردت كلمة “روح” أو “نفس” بهذا المعنى في النص التالي “مَنْ يحبّ نفسهُ يهلكها”(13). فلو لم تفهم بهذا المعنى لناقضت القول “ماذا ينتفع الإنسان لو ربح العالم كله وخسر نفسه”.

51

Guarda gli uccelli del cielo. Non viene né piantato né raccolto né raccolto in magazzini. E il tuo Padre celeste lo nutre. Non stai meglio di lei?

Sei senza dubbio più grande di questi uccelli perché le persone razionali, come gli esseri umani, sono superiori agli esseri irrazionali.

Chi di voi, stando attento, può aggiungere un cubito alla sua statura? Perché ti interessa l'abbigliamento?

Dio, che con la sua potenza e forza ti ha concesso questa statura, non può anche vestirti?! Finché non avrai raggiunto questa statura con le tue capacità, non potrai aumentare la tua statura di un cubito.

Lascia dunque la cura di questo tuo corpo a Colui che con la sua cura ti ha portato a questa statura.

52

Il Maestro ha fatto anche un esempio legato al mangiare. Così ha fatto un esempio relativo all'abbigliamento quando ha detto:

Considera i gigli del campo, come crescono. Non faticate e non mietete. Ma ti dico che nemmeno Salomone in tutta la sua gloria era vestito come uno di questi. Se Dio veste così l'erba del campo, che oggi si trova e domani si getta nel forno, non vestirà molto di più voi, gente di poca fede?

Non prendiamo questi esempi come simboli, cerchiamo quindi ciò che simboleggiano. Piuttosto, sono piccoli fatti che ci confermano fatti più grandi. Questo è simile all'esempio del giudice che non temeva Dio né le persone, ma si arrese alla vedova che lo esortava a esaminare la sua faccenda. Non si arrese a lei per pietà nei suoi confronti, ma piuttosto per liberarsi della sua noia. In nessun modo possiamo dire che questo giudice ingiusto simboleggi la persona di Dio, ma è menzionato come un esempio che ci mostra la portata della buona preoccupazione di Dio per i Suoi figli che Lo supplicano. Da questo esempio Nostro Signore ha voluto farci dedurre che anche una persona ingiusta non disdegna chi glielo chiede con insistenza, anche solo per non infastidire chi lo interroga.

53

Quindi non essere ansioso dicendo: “Cosa mangeremo?” o “Cosa berremo?” o “Cosa indosseremo?” Poiché tutte queste cose sono ricercate dalle nazioni. Perché il tuo Padre Celeste sa che hai bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.

يجب علينا ألا نطلب هذه الأشياء كما لو كانت مصدر سعادتنا، كما لا نصنع الخير لأجل نوالها رغم كونها ضرورية في حياتنا. لقد أوضح لنا رب المجد الفارق بين السعادة التي نطلبها وبين حصولنا على ضروريات الحياة، وذلك بقوله “اطلبوا أولاً ملكوت الله وبره، وهذه كلها تزاد لكم” فملكوت الله وبره هو الخبز الذي نسعى إليه والذي نقصده من كل أعمالنا. ولكننا إذ نخدم في هذه الحياة كجنود راغبين في ملكوت السماوات نحتاج إلى الضروريات اللازمة للحياة، لذلك قال الرب “هذه كلها تزاد لكم”، “ولكن اطلبوا أولاً ملكوت الله وبره”.

فبقوله كلمة “أولاً” أشار إلى طلبنا هذه الأشياء، ولكن لا نطلبها أولاً، لا من جهة الزمن بل بحسب الأهمية، فملكوت الله نطلبه كخير نسعى نحوه، أما الضروريات فنطلبها كضرورة نحتاج إليها لتحقيق الخير الذي نسعى نحوه.

54, 55

فكمثال: ينبغي ألا نبشر بالإنجيل، بقصد الحصول على الطعام، لكننا نأكل لنستطيع التبشير بالإنجيل. فإن كنا نبشر بالإنجيل لكي نحصل على الطعام، يكون التبشير بالإنجيل في نظرنا أقل أهمية من الطعام، وبذلك تنصب سعادتنا في الطعام، ويصير التبشير ضرورة لازمة لتحقيق سعادتنا (في الأكل). وهذا ما نهانا عنه الرسول عندما قال “إنه بسماح من الرب يجوز للذين يبشرون بالإنجيل أن يعيشوا من الإنجيل” ومع ذلك فلم يستخدم لنفسه هذا السلطان. والسبب في ذلك أن كثيرين كانوا يرغبون في الحصول على فرصة لبيع الإنجيل، وقد أراد أن يضيع عليهم هذه الفرصة، لذلك كان يعمل بيديه، قائلاً “لأقطع فرصة الذين يريدون فرصةً”(14). لقد استقبح البشارة بالإنجيل كضرورة (أي كرهًا، لنوال الطعام) بقوله “أَلستم تعلمون أن الذين يعملون في الأشياء المقدَّسة من الهيكل يأكلون. الذين يلازمون المذبح يشاركون المذبح. هكذا أيضًا أَمَرَ الربُّ أن الذين ينادون بالإنجيل من الإنجيل يعيشون. أمَّا أنا فلم أستعمل شيئًا من هذا” (1 كو 13:9-15). من ثم فقد أظهر أنه يجوز الأكل من الإنجيل ولكنه ليس كأمر إجباري، وإلا يكون في عدم أكله من الإنجيل قد خالف وصية الله، لذلك أردف قائلاً “ولا كتبت هذا لكي يصير فيَّ هكذا. لأنهُ خير لي أن أموت من أن يعطّل أحد فخري”.

يقول: “إن كنت أبشر فليس لي فخر” أي إن كنت أبشر بالإنجيل لنوال هذه الضروريات فإني أكون قد جعلت هدف الإنجيل هو الحصول على الأكل والشرب والملبس. ولكن لماذا “ليس لي فخر”؟ “إذ الضرورة موضوعة عليَّ”. أي في هذه الحالة ينبغي لي التبشير لأنه كوسيلة للحصول على وسائل العيش، أو لأنني أطلب ثمارًا زمنية من التبشير بالأمور الأبدية، فيكون التبشير ضروريًا وليس طوعًا “فويل لي إن كنت لا أبشر”.

ولكن ما هو الهدف في تبشيره؟… إنه بقصد نوال جزاء الإنجيل نفسه والحصول على ملكوت الله، وبذلك يبشر به طوعًا لا كرهًا. فهو يقول “فإن كنت أفعل هذا طوعًا فلي أجر. ولكن إن كان كرهًا فقد استؤمنت على وكالة” أي إن كنت أبشر كرهًا للحصول على الأشياء الضرورية للحياة، فسينال بواسطتي الآخرون جزاء الإنجيل، هؤلاء الذين أحبوا الإنجيل في ذاته بواسطة تبشيري، وأكون أنا قد حرمت من هذا الجزاء لأنني لا أحب الإنجيل لذاته بل للحصول على الأشياء الزائلة. فمن يخدم الإنجيل كعبد وليس كابن يكون قد أخطأ في الوكالة التي استؤمن عليها، لأنه يكون كما لو أعطى الآخرين ما قد حرم نفسه منه، فلا يكون شريكًا في ملكوت السماوات بل يطرد خارجًا، لكنه يأخذ الطعام كأجرة للعبودية البائسة. ومع هذا فهو يدعو نفسه وكيلاً في عبارة أخرى. لكن الخادم الذي يحسب نفسه في عداد الأبناء يكون في قدرته أن يهب بالإيمان الذين يشاركونه في ذلك الملكوت الذي له نصيب فيه. أما إذا حسب عبد فيقول “ولكن إن كان كرهًا فقد استؤمنت على وكالة” أي يعطي الآخرين دون أن يأخذ نصيبًا معهم.

Secondo: non preoccuparti del domani

56

الذين يطلبون أولاً ملكوت الله وبره، أي يفضلونهما عن كل الأشياء الأخرى، يطلبون كل شيء بقصد الحصول على ملكوت الله، هؤلاء ينبغي عليهم ألا يقلقوا خوفًا من عدم اكتفائهم بضروريات الحياة، فقد قال قبلاً “لأن أباكم السماوي يعلم أنكم تحتاجون إلى هذه كلها”(15). فعند قوله “اطلبوا أولاً ملكوت الله وبرَّهُ” لم يكمل “ثم اطلبوا هذه الأشياء” بل أكد “هذه كلها تزداد لكم”. أي إن طلبتم الأشياء الأولى فبالتأكيد تنالون هذه أيضًا. وذلك لأنه يخشى من أن ننشغل عن ملكوت الله عندما نطلب هذه، أو ربما يصير هدفنا مزدوجًا فنطلب ملكوت الله لذاته وهذه أيضًا لذاتها وليس لأجل ملكوت الله. “لأنكم لا تقدرون أن تخدموا سيدين”.

وبما أن جميع الذين يتجندون ينالون طعامهم ومرتباتهم، وإن كان ليس جميعهم يعملون لأجل الخير العام، بل هناك من يتجند بقصد أن يحصل على المرتب. هكذا ليس الكل يخدم الله من أجل سعادة الكنيسة بل هناك من يخدم لينال الأشياء الزمنية. وقد قيل قبلاً “لا تقدروا أن تخدموا سيدين”. من ثم ينبغي أن نصنع الخير للجميع بقلب بسيط بقصد نوال ملكوت الله فقط، دون التفكير في نوال الجزاء الزمني وحده أو مع ملكوت الله. فكل الأشياء الزمنية قد وضعها الرب تحت كلمة “الغد” قائلاً “لا تهتموا للغد”. لأن الغد لا يقال إلا في الزمن حيث يوجد مستقبل. لذلك ليتنا عند صنع أي عمل صالح لا نفكر فيما هو زمني بل فيما هو أبدي.

Non preoccuparti per domani. Perché il domani si preoccupa di se stesso

Cioè, quando avrai bisogno, riceverai cibo, bevande e vestiti da tuo padre, che sa che ne hai bisogno.

Per oggi basta la sua malvagità

Ci basta procurarci il necessario per la giornata. Penso che queste necessità si chiami male, perché sono un castigo che ci viene imposto a causa della debolezza della nostra volontà e della suscettibilità alla morte che abbiamo ricevuto commettendo il peccato. Non aggraviamo questo castigo non accontentandoci di soffrirne, ma desideriamo piuttosto soddisfare questo nostro bisogno servendo il Signore.

57

Dipendenza e dipendenza

ينبغي علينا أن ندقق في فهمنا للعبارة “يكفي اليوم شره” لئلا نحكم على أحد الخدام بمخالفته للوصية لمجرد تدبيره هذه الضروريات حتى لا يكون هو ومن يعولهم في عوز.

Nostro Signore Gesù, che è servito dagli angeli, era contento di avere dei fondi da spendere per i suoi bisogni, come quello che aveva Giuda, il suo traditore.(16).

والرسول بولس يفكر في الغد (ولكن دون قلق) بقوله “وأما من جهة الجمع لأجل القديسين فكما أوصيت كنائس غلاطية هكذا افعلوا أنتم أيضًا. في كل أوَّل أسبوعٍ ليضع كلُّ واحدٍ منكم عندهُ. خازنًا ما تيسَّر حتى إذا جئْت لا يكون جمع حينئذٍ. ومتى حضرت فالذين تستحسنوهم أُرسِلُهم برسائل ليحملوا إحسانكم إلى أورشليم. وإن كان يستحقُّ أن أذهب أنا أيضًا فسيذهبون معي. وسأَجيءُ إليكم متى اجتزت بمكدونية…” (1 كو 1:16-8).

وقد جاء في سفر أعمال الرسل أنهم كانوا يستعدون للمستقبل لمواجهة المجاعة المحدقة ، إذ يقول: “وفي تلك الأيام انحدر أنبياء من أورشليم إلى أنطاكية. وقام واحد منهم اسمه أغابوس وأشار بالروح أن جوعًا عظيمًا كان عتيدًا أن يصير على جميع المسكونة. الذي صار أيضًا في أيام كلوديوس قيصر. فحتم التلاميذ حسبما تيسر لكل منهم أن يرسل كل واحد شيئًا خدمة إلى الإخوة الساكنين في اليهودية. ففعلوا ذلك مرسلين إلى المشايخ بيد برنابا وشاول”(17).

Allo stesso modo, quando l'apostolo Paolo salpò, il cibo che gli fu fornito fu sufficiente per durare più di un giorno(18).

وكما كتب بولس الرسول: “لا يسرق السارق فيما بعد بل بالحري يتعب عاملاً الصالحَ بيديهِ ليكون لهُ أن يعطي مَنْ لهُ احتياج”(19)، فقوله هذا يبدو لغير الفاهمين أنه مخالف لوصية الرب القائلة: “انظروا إلى طيور السماء. إنها لا تزرع ولا تحصد ولا تجمع إلى المخازن وأبوكم السماوي يقوتها”. إذ يأمر الرسول اللصوص أن يعملوا بأياديهم ليكون لديهم ما يتصدقون به للآخرين.

Inoltre dice ripetutamente di sé che lavora con le mani per non essere di peso a nessuno, e che si è affezionato ad Aquila per la sua somiglianza con lui nel lavoro, affinché lavorassero insieme affinché potessero vivere.(20).

In tutte queste cose precedenti sembra che non abbia imitato gli uccelli del cielo e i gigli del campo. Nostro Signore, infatti, non ha impedito questa preoccupazione (gestione), guardando queste necessità da una prospettiva naturale, ma le impedisce (essendo una meta) e mobilitandosi per Dio per ottenere queste cose in tutto ciò che fa non si preoccupa del Regno di Dio, ma piuttosto di ottenere queste cose.

58

فهذه الوصية تنادي بالتفكير في ملكوت الله، حتى أثناء البحث عن الضروريات، وألا يفكروا فيها أثناء خدمة الله، فإن كان الله يسمح أحيانًا لخدامه بالاحتياج، فذلك لا يثبط عزائمنا بل يقويها، إذ يقول الرسول “نفتخر أيضًا في الضيقات عالمين أن الضيق ينشئُ صبرًا. والصبر تزكية والتزكية رجاءً والرجاءُ لا يُخزِى لأن محبة الله قد انسكبت في قلوبنا بالروح القدس المعطى لنا”(21). Ha menzionato anche la fame, la sete, il freddo e la nudità quando ha menzionato le difficoltà e le fatiche che ha sopportato(22)… وهذا لا يعني إخفاق مواعيد الله. بل هو الطبيب، الذي يتعهد أرواحنا، وبواسطته نلنا الوعد بالحياة الروحية، فهو يعلم ما هو الصالح لنا فيدبر حياتنا وحياة كل من يريد لهم راحة في هذا العالم حتى يكونوا ثابتين في الراحة الأبدية فيما بعد.

Una persona a volte può privare il suo animale del cibo. Ciò non significa che non gli importa, ma piuttosto che se ne prende cura.

+ + +


(1) Romani 8:29.

(2) Matteo 16:7.

(3) Efesini 5:29.

(4) Isaia 16:1.

(5) 2 Corinzi 3:18.

(6) Romani 10:13.

(7) Colossesi 3:5.

(8) Mammona significa denaro o dio del denaro.

(9) Giovanni 12:31, 14:30.

(10) Saggezza Giosuè 5:5,6.

(11) Romani 4:2.

(12) Romani 17:11-24.

(13) Giovanni 12:25.

(14) 2 Corinzi 12:11.

(15) Matteo 6:32.

(16) Giovanni 6:12.

(17) Atti 11:27-30.

(18) Atti 10:28.

(19) Efesini 4:28.

(20) Atti 2:18,3.

(21) Romani 3:5-5.

(22) 2 Corinzi 11:23-27.

Esci dalla versione mobile