I Testimoni di Geova concentrano la loro illusione sulla verginità di Maria sui versetti del Nuovo Testamento che interpretano a modo loro. Tra questi versetti: “Non la conobbe finché non diede alla luce il suo figlio primogenito” (Matteo 1,25), e sui fratelli di Gesù: “Non è costui il figlio del falegname?” “Sua madre non si chiamava forse Maria e i suoi fratelli Giacomo, Iose, Simone e Giuda” (Matteo 13:55), “E sua madre e i suoi fratelli vennero a lui e non potevano pregarlo” (Luca 8: 19).
L'insegnamento della Chiesa ortodossa sottolinea la verginità di Maria prima della nascita, durante il parto e dopo il parto. Maria univa due orgogli: la verginità e la maternità.
A- Verginità prima della nascita:
Il concepimento di Gesù Cristo da parte di Maria fu un concepimento verginale, cioè senza rapporto sessuale con un uomo, e questo insegnamento è tratto dalla Sacra Bibbia: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio, e il suo nome sarà chiamato Emmanuele» (Isaia 7,14), «...O Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere Maria come tua sposa. Egli è stato concepito in lei dallo Spirito Santo; Ella partorirà un figlio, al quale porrai nome Gesù, perché sarà lui a salvare il suo popolo dai suoi peccati” (Matteo 1:20-21, vedi anche Luca 1:26-38). Questi versetti illustrano il nesso tra l’incarnazione e la verginità di Maria. Affermando il concepimento verginale di Maria, la Chiesa intende anzitutto dichiarare la propria fede che Gesù Cristo è il “Figlio di Dio”, perché Cristo, che si è incarnato per la salvezza del mondo, non ha tratto la natura umana da una fonte umana soggetta al peccato , ma piuttosto dallo Spirito Santo, cioè da una fonte divina. La verginità di Maria indica anche il ruolo che l'umanità occupa nel mistero dell'Incarnazione, che è obbedienza e accoglienza del dono di Dio.
B- Verginità durante il parto:
La Chiesa conferma, attraverso le parole dei Padri, la verginità di Maria durante il parto. Dice san Gregorio di Nissa: «Che miracolo meraviglioso, la vergine diventa madre e rimane vergine. Né la verginità ha impedito il parto, né il parto ha tolto la verginità... Questo è ciò che Mosè aveva già visto nel fuoco che accese il roveto senza bruciare. Come il roveto era in fiamme e non bruciò, così nacque la vergine luce senza corruzione. Quanto a san Girolamo (Girolamo), dice: “Vuoi sapere come Cristo nacque da una vergine e sua madre rimase vergine dopo la nascita? Quando Gesù entrò tra i suoi discepoli dopo la sua risurrezione, le porte erano chiuse. Voi non sapete come ciò accadde, ma dite: Questa è la potenza di Dio. Allo stesso modo quando sapete che Gesù nacque da una vergine e sua madre rimase vergine durante il parto, dici: Questa è l'opera della potenza di Dio.
C- Verginità dopo la nascita:
I Padri hanno difeso questo punto a causa dell'errata interpretazione di alcuni testi del Nuovo Testamento come il versetto “Non la riconobbe finché non diede alla luce il suo figlio primogenito” (Matteo 1:25). I Testimoni di Geova si affidano alle parole "pari" e "primogenito" per spiegare che Giuseppe conobbe Maria dopo che lei diede alla luce Gesù. Questo versetto è una spiegazione di ciò che accadde prima della nascita di Gesù, nel senso che Giuseppe non conosceva Maria prima che lei partorisse Gesù, e che Gesù nacque vergine, e questo non significa affatto che la conobbe dopo la nascita di Gesù. nascita. Ne abbiamo prova dalla stessa Sacra Bibbia: "E Mical non diede alla luce la figlia di Saul finché ella morì" (2 Samuele 6:23 È impossibile che Mical abbia partorito dopo la sua morte).
Quanto a "Il primogenito“Ciò non significa che Gesù avesse fratelli minori di lui. Il primogenito nella Bibbia è il bambino prima del quale nessun altro è nato, sia che sia nato dopo di lui o no. Ecco perché la Bibbia a volte lo chiama “il primogenito” e altre volte “colui che apre il grembo”.
Quanto a Fratelli di Gesù (Matteo 13:5 e Luca 8:19). Nella Bibbia, la parola “fratello” è usata sia per cugini che per fratelli. Abramo chiama suo nipote Lot “fratello” (“…poiché siamo fratelli”; Genesi 13:8), e Labano chiama anche “fratello” Giacobbe, figlio di sua sorella (“Allora Labano disse a Giacobbe: 'Poiché sei mio fratello, ti mi servi gratuitamente?'”; D’altra parte, il Vangelo di Matteo menziona i nomi dei fratelli di Gesù (13:55), e sono “Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda”. La prova che questi non sono figli di Maria è che il Vangelo di Matteo menziona anche la loro madre, che era Maria, la moglie di Cleopa: "Tra loro c'erano Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo e Ioses..." (Matteo 27: 56). Infine, vediamo Gesù sulla croce che consiglia l'apostolo Giovanni a Maria, sua madre: “Gesù, vedendo in piedi sua madre e il discepolo che amava, disse a sua madre: Donna, ecco tuo figlio. Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre» (Gv 19,26-27), cosa che non si capirebbe se avesse avuto figli diversi da Gesù.
Domenica 30 luglio 1995, numero 31