Turisti tra terra e cielo
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Molte persone immaginano una persona come un turista che vaga dietro ai suoi bisogni, siano essi spirituali o materiali. L'uomo è un essere in cerca o errante! Questo è ciò che esprime il profeta Daniele, dicendo che l’uomo è “l’uomo dei desideri”. Nel cuore di questo essere ci sono sempre desideri che lo portano a perseguire ciò che ama.
Ma molti non riescono a immaginare Dio come un turista. Perché Dio, secondo la filosofia e le religioni in generale, è l'essere “fisso” e immutabile, e perché amare significa tendere a qualcosa che manca. Dio non voglia che gli manchi qualcosa! Questo è il motivo per cui Dio non può avere amore e passione dentro di sé (se è consentito l'uso di queste espressioni umane). Dio è buono nella Sua natura, e questo significa che la Sua natura è amorevole – buona!
Ma il cristianesimo è una religione di amore e di libertà. Amore di Dio e libertà umana. Entrambe le parole (amore, libertà) significano che Dio è in movimento e non statico, e che ci cerca come se noi cercassimo Lui. Segue i nostri passi liberi. Questo tracciamento non scrive il destino, ma vaga dietro alla persona amata molte volte sulle orme perdute di quest’ultima e altre volte con uno scopo. L’amore di Dio è una passione per l’uomo, quindi è una “ricerca” gentile! Dio è anche un turista.
Dio si rivolge sempre a noi e cerca, e quando ci rivolgiamo a Lui e lo incontriamo, viviamo la nostra vita con dignità, e allora “la Chiesa” è realizzata!
Lì, nella chiesa, i due turisti si incontrano innamorati, e Dio dona la grazia e l'uomo offre la purezza.
Questo è il viaggio tra cielo e terra, in entrambe le direzioni.
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